Nell’articolo precedente abbiamo accennato al perché fare controllo di gestione ed ai benefici aziendali che un sistema adeguato può apportare, ma cos’è il controllo di gestione?
Innanzitutto, il controllo di gestione và utilmente implementato in un contesto aziendale in cui l’imprenditore ha ben chiari gli obiettivi da raggiungere e programma le attività a breve termine da intraprendere. Pianificazione e controllo di gestione sono perciò profondamente collegate. Infatti, l’imprenditore applicherà le tecniche di controllo della gestione avendo come riferimento basilare il suo piano strategico.
In poche parole, fissato l’obiettivo da raggiungere bisogna programmare le azioni da intraprendere ed organizzare le attività necessarie individuando chi fa cosa, come deve farla, quando va fatta e perché è necessario farla.
Successivamente l’imprenditore potrà verificare sistematicamente a consuntivo, mediante l’analisi degli scostamenti, il grado di realizzazione del piano strategico ed il raggiungimento dei suoi iniziali obiettivi.
L’imprenditore avrà tempestivamente chiaro se il piano strategico sviluppato sia ancora valido e perseguibile, oppure, se siano necessari provvedimenti correttivi a causa di disfunzioni gestionali o di programmi non più attuali.
Se non è ancora chiaro come si fa controllo di gestione, i nostri consulenti hanno sviluppato uno schema per riepilogare i principali processi in cui si articola il controllo di gestione:
1) Pianificazione strategica e definizione di obiettivi indicatori – momento fondamentale per interrogarsi sulla visione aziendale futura nel breve e medio termine e sulle attività strategiche da porre in atto finalizzate al raggiungimento di un obiettivo prefissato;
2) Contabilità analitica – processo che riguarda l’analisi dei dati di costo consuntivati con quelli preventivati per centro di costo per intervenire chirurgicamente sul loro contenimento solo laddove questi non fossero funzionali e/o strategici per la crescita aziendale;
3) Budgeting – processo necessario per stimare in modo realistico la struttura dei costi e dei ricavi per il periodo successivo, in altre parole tale processo evidenzia l’adeguatezza o l’inadeguatezza dei margini tra ricavi e costi attesi;
4) Raccolta dati e consuntivazione – processo mirato alla evidenziazione di indicatori di performance e cioè di indici che, a prescindere dalle informazioni rilevate dalla lettura dei dati contabili, ci manifestano in tempo reale e con poco sforzo l’andamento aziendale. Un esempio banale di indice ad esempio per conoscere l’andamento delle vendite dei singoli prodotti è quello che calcola l’incidenza delle vendite per articolo sull’importo complessivo delle vendite di periodo;
5) Reporting – la raccolta di dati e le elaborazione dei dati progettati nel sistema informativo del controllo di gestione devono essere rappresentati efficacemente in report e grafici che evidenziano in modo chiaro l’andamento aziendale;
6) Analisi degli scostamenti – è l’attività del controller che sintetizza i risultati evidenziati nei reporting e nei grafici in relazioni periodiche da presentare alla direzione aziendale per la verifica e valutazione dei risultati raggiunti. Attualmente la tecnologia della Business Intelligence rende questo lavoro di sintesi sempre più interessante e proficuo potendo in tempo reale elaborare grosse quantità di dati; l’analisi degli scostamenti non deve essere fine a se stessa ma deve condurre ad evidenziare le cause che hanno prodotto gli scostamenti evidenziati e porre in essere le azioni correttive;
7) Calcolo del costo del prodotto / servizio e il calcolo della congruità del prezzo di vendita – sono processi fondamentali per approfondire e migliorare la capacità di margine aziendale;
8) Analisi finanziaria – è l’attività che permette all’azienda di avere le risorse necessarie al suo funzionamento e anche di gestire in modo profittevole i guadagni eventualmente accumulati. In questo momento storico in cui le difficoltà di incasso sono abbastanza generalizzate nel nostro Paese e soprattutto avuto riguardo alla nuova legislazione sulla crisi d’impresa il processo di analisi finanziaria dovrà essere effettuato anche su dati previsionali. Un buon controllo del cash flow consentirà di prevenire i fabbisogni finanziari e di gestire in tempo eventuali squilibri di area.